Cherasco Classica, rassegna di musica classica, con la sua formula invita a riscoprire un territorio ricco di storia e di cultura, riattivando in noi la sensibilità propria dell’uomo, la voce che rimane nascosta sotto la scorza grigia dell’abitudine, ma che si libera e incanta nella creazione di un artista.
Sono previste tre serate dedicate alla musica classica sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 agosto 2022; la serata dell’8 agosto, organizzata insieme alla famiglia Degiorgis Rossetti è dedicata a un cittadino “speciale” che dal 2019 ci ha lasciati, il Dottor Piergiorgio Rossetti, geologo di chiara fama internazionale.
Filo conduttore del Festival la presentazione di talenti della musica in un contesto di bellezza, per offrire loro spazio, pubblico e attenzione e far vivere al pubblico emozioni attraverso la musica e l’olfatto.
La prima serata con un programma che spazia da Ortiz, Burgmuller, Schubert, Granados, Bellafronte, Satie, Saint Saens, Piazzolla vedrà protagonisti Gregorio Buti diplomato in violoncello con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “A. Boito” sotto la guida del M° M. Ballarini. Successivamente ha conseguito il diploma di II livello in Violoncello e in Musica da Camera con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° P. Maurizzi. Ha partecipato ai corsi di alto perfezionamento musicale di violoncello e musica da camera presso l’“Accademia del Teatro Cinghio” di Parma con il M° Enrico Bronzi e il “Trio di Parma”, con il M° Enrico Dindo alla “Scuola di Musica” di Fiesole e ai corsi triennali con il M° Mario Brunello presso la fondazione “Romano Romanini” di Brescia. Ha frequentato la Master Class di Yves Savary (primo violoncello della Bayerisches Staatsorchester). Ha suonato in rassegne di musica da camera e come solista esibendosi in Italia e all’estero collaborando con musicisti quali E.Bronzi, U.Caine, E.Fagone, I.Rabaglia, A.Miodini, C.Giuffredi, A.Dindo, L.- Windsor, e l’“Uberbrettle Ensemble” (61° Festival Internacional de Santander, “Festival delle Nazioni” di Città di Castello, “Festival di Musica da Camera” di Merano, “Santa Cecilia” di Roma, Parma, Marsiglia, Como, “Pietà dei Turchini” di Napoli, “Estate Musicale” di Portogruaro, “Mantova Chamber Music Festival”, “Parco della Musica” di Roma, “Ferrara Musica”, “Musica in Santa Cristina” di Bologna, “Ravenna Festival”, “Sagra Maletestiana” di Rimini ecc.); in duo col padre Pier Paolo, organista di fama internazionale, ha suonato in importanti rassegne musicali italiane (Merano, Bari, Mantova, Trieste...). Collabora stabilmente come primo violoncello con diverse orchestre tra le quali l’“Orchestra da Camera di Mantova”, l’“Orchestra del Teatro Olimpico” di Vicenza, l’ “International Chamber Orchestra” - ICPO di Lugano, “Orchestra Filarmonica Italiana”, l’Orchestra “Symphonia Italiana” e l’ “Orchestra Sinfonica della Val d’Aosta”. Attualmente è docente di Violoncello presso il Conservatorio"F.A. Bonporti" di Trento e Riva del Garda.
Paolo Schianchi è un musicista e didatta in grado di padroneggiare tutte le principali varianti della chitarra, tra cui una chitarra a 49 corde e il sistema brevettato Octopus®, entrambi di sua invenzione. Plurilaureato e pluripremiato sia come performer che come compositore, si è esibito innumerevoli volte su emittenti e tv nazionali e ha collaborato a fianco di artisti quali Dietrich Paredes (El Sistema), Anthony Wellington (Victor Wooten Band), B.Lanzetti (PFM), S.Hackett (Genesis), G.Carmassi (Pat Metheny Unity Band), Malika Ayanne, Alberto Radius (Battisti), Jim Donovan, John Turturro. Negli USA gli è stata conferita la cosiddetta “Einstein visa” per “straordinarie abilità” artistiche, solitamente riservata a Premi Nobel. Dal 2017 dirige l’Innovatorio di Musica, un programma internazionale altamente innovativo di supporto ai giovani talenti italiani che vanta collaborazioni con prestigiose istituzioni quali il WBG e il Berklee College of Music.
La seconda serata con un programma intrigante che va da Schubert Trio per pianoforte n.2 in mi bemolle maggiore, op.100, D.929 e Stravinsky Berceuse e finale da L’oiseau de feux vede protagonisti tre giovanissimi musicisti: Chiara Sardo inizia lo studio del violoncello all'età di otto anni presso la scuola “Progetto Futuro Musica” di Villafranca d'Asti con il M° Marco Allocco. Nel 2014 sotto la guida del M° Massimo Macrì inizia il percorso di studi al Conservatorio “G. Verdi” di Torino concludendo il corso pre-accademico. Nel 2018 viene ammessa al corso Accademico di I Livello nel medesimo Conservatorio. Nel 2019 prosegue gli studi con il M° Dario Destefano con cui concluderà la formazione Triennale. Fa parte di formazioni da camera e orchestrali dello stesso Conservatorio con le quali si è esibita nella favola per musica “Pollicino” di H.W. Henze al Teatro Regio di Torino. Ha collaborato inoltre con l'orchestra “Camerata Ducale Junior” di Vercelli. Nel 2012 ha riportato il 1°premio nei Concorsi per giovani interpreti “Città di Asti” e “Alpi Marittime” di Busca (CN).
Fabrizio Berto, nato a Vercelli nel 2002, inizia lo studio del violino a cinque anni sotto la guida del M° Marina Martianova. Dopo il diploma Suzuki, nel 2015 viene ammesso al Conservatorio G. Verdi di Torino dove attualmente frequenta il terzo anno del Triennio nella classe del M° Sergio Lamberto. Nel 2017 partecipa al progetto “Orchestra Giovani Talenti” del M° Uto Ughi e lo accompagna ai concerti tenuti ad Assisi in occasione del “Cortile di Francesco” e presso l'Abbazia di Staffarda. Nel 2018 vince il primo premio assoluto al Concorso Internazionale Valsesia Musica Junior. Dal 2020 collabora con l'Orchestra Filarmonica di Torino per MiTo, Moncalieri Jazz Festival, Festival “Cello Arte” di Pays de Gex. Nel 2021 si esibisce col M°Andrea Lucchesini in formazione di trio e quintetto al Teatro Vittoria di Torino nella stagione “Forme” dell'OFT; viene ammesso all'Accademia Perosi di Biella nella classe del M° Pavel Berman. Ha frequentato master class di violino e di musica da camera di maestri come Ilya Grubert, Simone Bernardini, Uto Ughi, Christophe Giovaninetti, C.C.Schuster, Amiram Ganz.
Marco Tempesti, nato nel 2001, inizia gli studi di pianoforte all’età di 7 anni e studia con il M° Andrea Stefenell presso la Fondazione Fossano Musica, per poi continuare dal 2013 al Conservatorio G. Verdi di Torino con la Prof.ssa Valeria De Bernardi. Si è esibito in numerose occasioni come solista, in formazioni cameristiche e in qualità di accompagnatore di cantanti. Nel 2018 ha suonato come solista il Concerto No. 1 di Beethoven per pianoforte e orchestra diretto dal M° Julius Kalmar con l’orchestra della Fondazione Fossano Musica e nel 2019 si è esibito presso l’Alliance Française di Karachi su invito del Consolato Italiano in Pakistan. Si è classificato tra i primi posti in concorsi nazionali ed internazionali e, nel 2021, ha conseguito il Diploma Accademico di I Livello con la votazione di 110/110 e lode con menzione d’onore, venendo successivamente invitato ad esibirsi presso l’Associazione Musicale Gioachino Rossini di Savona e presso l’Educatorio della Provvidenza di Torino in qualità di migliore laureato. Recentemente si è esibito nella Galleria Grande della Reggia di Venaria e in diretta su Radio 3 nell’ambito della trasmissione Voci in Barcaccia.
La terza serata dal titolo Souvenir 3 che evoca il ricordo che la famiglia Rossetti Degiorgis propone tutti gli anni del loro amato Piergiorgio, vede protagoniste due musiciste d’eccezione Mariacarla Cantamessa e Simona Colonna che guideranno lo spettatore in un viaggio musicale di esplorazione dell’essenza della musica. I suoni più importanti per l’uomo sono quelli profondi che lo radicano alle sue radici, i suoni del cuore che lo portano a poter vivere le sue emozioni e quelli che lo portano in alto, i suoni puliti, essenziali.
Il percorso sarà diviso in tre momenti: i suoni delle radici della terra, un forte richiamo a Piergiorgio Rossetti, geologo con i piedi ben saldi a terra ma uomo capace di sentimenti, sogni e pensieri che vanno oltre…
Si inizia con un canto sciamanico di Simona Colonna e con la danza della capra di Onneger eseguita da Mariacarla Conatamessa. Tradizione popolare nostra con la danza che si ballava con gli zoccoli con la canzone Il poeta contadino Metamorfosi passaggio dalla profondità ai suoni dell’emotività filtrati dall’intelligenza con una lettura dalle metamorfosi di Ovidio e l’esecuzione del brano Syrinx di Debussy e Curima curima, inno a rallentare.
Terza parte ci porta in avanti, oltre… somwhere over the rainbow canzone di emozioni che ci radica nelle tradizioni. Fantasia di Teleman per dire come l’ingegno umano e la ricerca del bello possono essere perfetti.
Simona Colonna musicista e cantante, si diploma giovanissima in flauto traverso e violoncello nei Conservatori di Cuneo e Torino. Immediatamente dopo il diploma, vince il concorso “Città di Genova” per flauto traverso e si perfeziona con Luisa Sello, Mario Ancillotti, Ubaldo Rosso, Giuseppe Nova. È stata docente di flauto traverso dal 1993 al 2011 presso l’Istituto musicale L.Rocca di Alba. Si è perfezionata in didattica della musica al Centro Goitre di Torino, insegnando per 20 anni alfabetizzazione musicale per bambini e ideando un progetto speciale per i bambini, dal titolo “Le Storie Racc…Cantate” con composizioni di testi e di musiche originali pubblicato dalla casa editrice Antares. Affianca al lavoro di docenza anche un’intensa carriera artistica, collaborando, sia con il flauto sia con il violoncello, con le orchestre Modigliani e Città Lirica di Livorno, Ensemble orchestrale delle Alpi e del Mare, Jeune Ensemble Baroque de Provence di Nizza, Orchestra Femminile Italiana, Orchestra Filarmonica del Teatro di S. Filippo di Torino, Orchestra Risonanza di Montespertoli di Firenze, Maggio Musicale di Firenze, Orchestra dell’Istituto Mascagni di Livorno, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra Stefano Tempia di Torino, Orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo, Orchestra Pressenda di Alba. Ha collaborato inoltre con Peppe Servillo, Enrico Rava, Stefano Bollani, Roberto Gatto, Marco Brioschi, Mauro Negri e Barbara Casini, Franco Fabbrini, Enzo Favata, Daniele Di Bonaventura, Javier Girotto, Maurizio Giammarco, Mauro Grossi, gli Aires Tango, Danilo Rea, Stefano Cantini, Riccardo Fioravanti, i Pollock Projet. In ambito teatrale ha collaborato con Storie di Piazza di Biella, Teatro Ragazzi di Torino e Teatro Stabile di Torino.
Mariacarla Cantamessa diplomata in Flauto Traverso, Didattica della Musica, Didattica Strumentale. Ha frequentato il Corso Superiore di Ricerca per l’Educazione Musicale Organizzato dall’Accademia Filarmonica di Bologna in collaborazione con la Società Italiana per l’Educazione Musicale. Dal 1994 al 2008 ha organizzato i Seminari estivi di Perfezionamento Musicale (Govone e Barbaresco) ed è co-direttore artistico di ‘Cherasco classica e contemporanea’, festival di musica da camera nato in collaborazione con ‘Zephyr International Chamber Music Festival’. Da alcuni anni si dedica alla ricerca didattica. Ha partecipato, in veste di relatrice, a Conferenze internazionali (Brema, Dublino, Pechino, Cypro, Samos ed Helsinki) e molte sue relazioni sono state pubblicate. Già docente presso gli Istituti Civici di Asti, Saluzzo e Tortona, ha tenuto i corsi di Propedeutica della Musica del Conservatorio statale di Musica ‘A. Vivaldi’ di Alessandria, il Laboratorio di Musica per adulti del Comune di Alessandria, i corsi abilitanti del Conservatorio ‘A. Vivaldi di Alessandria’ ed è docente di flauto traverso presso la Scuola Secondaria di primo grado dell’Istituto Quartiere Moretta’ di Alba. Ha ricoperto il ruolo di tutor per i progetti INNOVAMUSICA del Piemonte ed è stata coordinatore per il TFA presso il Conservatorio di Alessandria. È presidente della sezione territoriale di Cuneo.
La caratteristica del Festival si cela nell’altissima qualità delle proposte artistiche. Il giardino scelto per lo svolgimento dei concerti, conosciuto come “La Madonnina”, rappresenta una piccola perla incastonata nei bastioni della città. Offrire ai cittadini e al turista serate di qualità vuol dire far crescere le attività di una città non solo dal punto di vista economico (e al momento sappiamo benissimo quanto ce ne sia bisogno!), ma soprattutto dal punto di vista culturale e personale, caratteristiche altrettanto importanti nella vita di ciascuno.
In quest’ottica la presenza di Acqua di Cherasco all’interno del festival Cherasco Classica intende sviluppare il concetto di ospitalità creando una scenografia olfattiva che si libri nell’aria come fa la musica seguendo gli autori e creando suggestioni emozionali e musicali. Naso e orecchio saranno coinvolti in un divertente gioco sensoriale.
L'iniziativa consente di far conoscere artisti e programmi musicali "curiosi" e insoliti, di diffondere ancora di più la conoscenza della città di Cherasco, del giardino della Madonna delle Grazie e i vari servizi turistici.
Dal 2008 al 2010 si è già svolto a Cherasco un piccolo festival internazionale di musica Classica, Cherasco Classica appunto, in cui musicisti americani dello Zephir Chamber Orchestra e musicisti italiani hanno tenuto una serie di concerti all'aperto in piazze e giardini della città. A distanza di anni rinasce la volontà di proporre quel tipo di spettacolo per rispondere a una domanda sempre crescente di musica dal vivo, musica classica con piccoli ensemble di altissimo livello, per dare al pubblico la possibilità di fruire della "grande musica" in spazi di bellezza artistica e architettonica.
La decisione di riproporre il Festival Cherasco Classica nasce dalla richiesta informale di un pubblico attento e alla ricerca di concerti "speciali" che possano coniugare la bellezza architettonica con la bellezza artistica.
INFO E PRENOTAZIONI
Prenotazioni aperte dal 3 luglio al 4 agosto telefonando al 0172427050/427015 oppure compilando il forum on line
Cherasco, 19 luglio 2022