Vivere un momento di spiritualità, in un luogo al di fuori delle logiche consumistiche e dell’apparenza imperanti nel mondo odierno: è il senso della visita alla Comunità Cenacolo di Saluzzo, in programma la sera di mercoledì 17 gennaio, nell’ambito della rassegna Cherasco Incontra. La trasferta in bus, con partenza alle 19.30 dalla piazza antistante il Comune, è gratuita e ad accesso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Era il luglio del 1983 quando madre Elvira, al secolo Rita Petrozzi, scomparsa nell’agosto del 2023, ottenne in affidamento una casa abbandonata sulle colline di Saluzzo, fondando con un gruppo di ragazzi il primo nucleo della Comunità Cenacolo. L’ente, impegnatosi fin dagli inizi nel recupero di giovani affetti da dipendenze, oggi conta sessanta realtà affiliate in diciotto paesi, distribuite su tre continenti: alla vocazione originaria ha affiancato anche l’attività educativa verso ragazzi di strada. Nel 2009 il Pontificio concilio per i laici ha attribuito alla comunità il riconoscimento di associazione internazionale di fedeli.
Spiega il consigliere Sergio Barbero, titolare della delega alle attività culturali: «Questo appuntamento ha molte valenze: vuole essere un omaggio a Madre Elvira, figura carismatica la cui opera ha avuto risvolti positivi sulla nostra società, e al contempo un momento di ascolto delle esperienze di quanti, impegnandosi, hanno contribuito a dare vita a una realtà importante e molto vicina ai cheraschesi. Una cascina in frazione San Giovanni, donata dal sacerdote Bartolomeo Rinino, ospita da molti anni una casa della Comunità Cenacolo, un luogo frequentato da molti concittadini che vi trovano accoglienza e persone amiche».
Cherasco, 10 gennaio 2024